HOSPITΩPETA
HOSPITΩPETA
Cos’è un Hospitopeta
Perché nasce l’Hospitopetismo
Hospitopeta è una risposta.
Alla disumanizzazione del lavoro.
Alla sterilità dei “progetti sociali” stanchi e ripetitivi.
Alla vergogna di un mondo che scarta ciò che non produce. Nasce dall’esperienza di vite spezzate, imprese etiche, luoghi trasformati.
Nasce da una voce che ha attraversato l’ombra — e ha scelto di restare vigile.
✴️ Cosa fa un Hospitopeta?
Non si presenta. Si riconosce.
Un Hospitopeta:
– trasforma locali in soglie
– offre pane e dignità a chi non ha nome
– vede l’anima nel corpo che il sistema chiama "scarto"
– guarisce spazi attraverso la bellezza, il silenzio, il servizio
– non cerca consenso. Cerca verità.
✴️ Dove agisce ?
Ovunque vi sia ferita, degrado, rifiuto o assenza di senso.
– In una mensa per senza dimora
– In una cucina di comunità
– In una pizzeria, un bar, una galleria d’arte
– In una stazione – In un carcere
– In una stanza silenziosa con due sedie e un respiro
– Nel settore casual luxury e fine dining
– In hotel, resort e B&B dove dietro lo scintillio l’uomo si è svuotato
– Al fianco della Pubblica Amministrazione, per trasformare il servizio al cittadino in un’arte dell’accoglienza e l’esperienza del turista in un ricordo indimenticabile. – A supporto di un assessorato al Turismo, al Welfare e ai Servizi Sociali, dove la disciplina umanistica si unisce alla visione per il bene comune.
Per l’Hospitopeta non esiste luogo inadatto:
esiste solo un campo energetico da ricucire.
Il mondo, per lui, è un cantiere invisibile
✴️ Chi può diventare Hospitopeta?
Non si entra.
Si è. Ma se qualcosa di questo ti ha attraversato il petto,
se senti che questo nome ti appartiene, scrivi.
Non per chiedere. Ma per dire che ci sei.
📩 Contatto riservato: g.zero1@tiscali.it
✴️ Per segnalarsi come Hospitopeta, proporre una collaborazione, o richiedere un intervento, un servizio, una parola che risuoni.
Ogni risposta sarà un passaggio,
non un’accoglienza comoda.
Non un modulo da compilare.
Ma un gesto reale, da anima ad anima.
HOSPITΩPETA (dal latino hospitalis + propheta) è un termine contemporaneo usato per indicare una figura simbolica e operativa che si dedica al risveglio dell’anima nei luoghi dell’accoglienza dimenticata. Nato nell’ambito della “Nuova Dottrina dell’Ospitalità Consapevole”, il termine è stato coniato dall’autore e imprenditore etico Gianluca Paba per identificare coloro che operano ai margini del sistema con azioni concrete di cura, trasformazione e dignità. L’Hospitopeta non appartiene a un ordine né a un’istituzione:
è un archetipo vivente che unisce spiritualità, etica e servizio nei luoghi dell’abbandono, dello svuotamento e della perdita di senso umano.
Egli opera dove tutto appare pieno ma è vuoto,
e dove il vuoto è talmente evidente da poter essere finalmente colmato.
Associazione per la divulgazione della Cultura, dell'Ospitalità ed Enogastronomia
L’ospitalità come atto sacro. La cura come visione condivisa.
HOCARE è un progetto multidimensionale nato per riportare al centro il senso profondo dell’accoglienza e della relazione.
Unisce formazione, consulenza, ricerca e ispirazione per il mondo dell’hospitality, della salute, del benessere e dei servizi alla persona.
Il nome HOCARE nasce dall’unione simbolica tra “Hospitality” e “Care”,
e richiama allo stesso tempo l’idea di “Who care?” — chi si prende davvero cura?
Un invito implicito a rispondere: io.
È un ponte tra anima e professione, tra luoghi e persone, tra strutture e vissuti.
Una chiamata a rendere ogni gesto di cura un gesto consapevole, autentico, trasformativo.
Pensato per:
– professionisti dell’ospitalità (hotellerie, ristorazione, turismo, benessere)
– strutture socio-sanitarie ed educative
– enti formativi, cooperative, imprese sociali
– chiunque operi con la volontà di prendersi cura degli altri con integrità e visione
HOCARE non propone metodi standardizzati,
ma percorsi sartoriali costruiti su misura, con uno sguardo che integra competenza, spiritualità e presenza.
Perché prendersi cura, oggi,
è un gesto rivoluzionario.
E ospitare… è un atto sacro.
G.ZERO®